Come risolvere (e comprendere) i conflitti tra colleghi

È nella natura di ogni essere umano che interagisca in un gruppo di persone, affrontare prima o poi il conflitto con un altro membro. Ora, non staremo qui a farti una lezione su come funziona la psicologia sociale, ma in qualsiasi ambiente sociale ,prima o poi, nascerà un conflitto.

Il conflitto è sempre visto nel suo lato negativo e quindi come distruttivo, ma è possibile trasformarlo in costruttivo associandolo ad una buona gestione che conduce ad un benessere generale, ad un miglioramento dei risultati e nell'ottica aziendale, in cambiamenti di cui tutto l'ambiente può beneficiare.

Come gestirlo?

La regola potrebbe semplicemente essere: AspettateloComprendiloGestiscilo.

Aspettatelo

Ogni individuo è caratterizzato da una personalità unica che lo porta a vivere in modo differente le emozioni, le scelte, ecc. Questo comporta che ad un certo punto del rapporto, si possano innescare discussioni e contrasti più accesi tra 2 o più persone per divergenza d'opinione, di visione o di scelte.

È importante, per evitare l'insorgere il meno possibile di situazioni di tensione, che il responsabile o colui che ricopre un ruolo di responsabilità, riesca il più possibile a comprendere i cambiamenti di umore o di dinamiche relazionali tra i membri del suo team, ma anche in relazione alla propria persona.

È importante, una volta colto questo cambiamento, mettere in primo piano il rispetto, dei sentimenti, delle emozioni e delle opinioni di ogni collega e dipendente all’interno del team e dell’azienda. Un rispetto che nasce anche da come la figura di guida e di leadership si pone e dal comportamento che mantiene e trasmette sul posto di lavoro, che è differente (ovviamente) da quello di casa, con gli amici o al bar.

Se hai la sensazione o hai percepito che ci sono dei conflitti, non ignorarli e non evitarli, potrebbero trasformarsi in un boomerang e compromettere la produttività, la qualità e lo svolgimento del lavoro del tuo team che si troverebbe a lavorare sotto stress.

Comprendilo

Il conflitto e la discussione di per sé non devono essere percepiti come una minaccia; se affrontati nel modo corretto, possono essere una fonte di arricchimento personale e la possibilità di trovare nuove idee, soluzioni e strategie.
È però importante comprendere da cosa e come nasce quella discussione. Diviene controproducente schierarsi da una parte perché aumenta i malumori e il conflitto silente stesso. È quindi importante che cerchi di capire dalla voce di tutti la situazione.

Gestiscilo

Se sei riuscito/a a comprendere prima dello scoppio, il conflitto, sei riuscito ad affinare la tua capacità di ascolto e sei intervenuto/a giusto in tempo per evitarlo.

Se ti trovi nel bel mezzo di un conflitto, non evitarlo, questo infatti comporterebbe un rischio in termini di benessere nel luogo di lavoro (non solo influisce negativamente sulle persone coinvolte, ma anche su coloro che collaborano con loro) e di produttività. È arrivato quindi il tempo di agire, ma come?

  1. Individuare la tipologia di conflitto: relazionale tra gli individui coinvolti, sugli obiettivi lavorativi (cosa si deve o non deve fare), sulle modalità di lavoro e sullo status delle persone (quando c'è una mancanza di fiducia e stima verso un'altra persona che a proprio parere non dovrebbe coprire quel ruolo). Come individuarla? Parlando singolarmente con le persone coinvolte e prestando estrema attenzione all'atteggiamento e al tono di voce, nonché ovviamente al lato della storia.
  2. Individuare un terreno amico: prima di riunire le controparti, assicurati di pensare ad un terreno comune (aka soluzione) che potrebbe essere accettata da entrambi. Cerca di trovare una soluzione che porti ad una visione comune sul problema e sia stimolo ad una discussione costruttiva sul perché si sia generato.
  3. Indire un incontro: chiarisci fin da subito, organizza una riunione con le persone coinvolte. Chiedi di esporre nel modo più tranquillo possibile i loro punti di vista e una volta terminato il confronto chiarisci la situazione e proponi la tua soluzione senza far ricadere la questione in un fatto personale e caratteriale. Non è una ricerca del colpevole o di chi è nel torto per "Punirlo", ma l'obiettivo è rafforzare il rapporto tra le persone e dimostrare come sia possibile collaborare al meglio per lavorare in un ambiente che porti benessere e raggiungere risultati migliori.

Queste regole non valgono solamente per un conflitto tra colleghi, ma si estendono anche a te come responsabile. Se senti la necessità di avere un confronto con un tuo collaboratore, la prima regola è la comprensione, non l'aggressione.

E tu? Come risolvi la nascita di un conflitto in azienda?