Come mi vesto per un colloquio di lavoro? Cosa devo dire al recruiter? Come posso prepararmi?
Tutte domande legittime e normali che rientrano nell’ansia da prima impressione che è caratteristica di molte situazioni. Come afferma Oscar Wilde però “Non c’è mai una seconda occasione per fare una buona impressione la prima volta” e questo vale soprattutto per il mondo del lavoro e per i colloqui. Che sia un colloquio conoscitivo o per il lavoro dei sogni, è importante dare una buona impressione e presentazione di sé al selezionatore che attentamente valuta ciò che il candidato fa, ma anche non fa!

Ecco per te un po’ di consigli per affrontare al meglio un colloquio di lavoro.

Come vestirsi ad un colloquio di lavoro

Si dice che “L’abito non fa il monaco”, ma in un colloquio di lavoro può realmente fare la differenza. Partiamo dall’abbigliamento adatto perché è sicuramente un dettaglio che può aiutarti a sentirti maggiormente a tuo agio durante il colloquio e come viene indicato da molte recruiter, è uno degli aspetti che vengono valutati per la selezione del candidato.

Alcuni consigli:

  1. Abbigliamento consono, ovvero evitare scollature, abiti vistosi con paillette e strappi per le donne, preferendo pantaloni classici e una camicia o una maglia classica e per gli uomini l’abbinamento jeans e t-shirt, magari preferendo una camicia e una giacca. Un abbigliamento che rispetti e rispecchi il luogo in cui stai andando a fare il colloquio.
  2. Evitare colori troppo sgargianti o inappropriati, se non sai quali scegliere, propendi per dei colori pastello che possono essere un buon compromesso.
  3. Ordine, ovvero evita di presentarti con vestiti sgualciti o stropicciati.
  4. Dettagli, ovvero cerca di curare la tua immagine con accessori che risaltano e arricchiscono la tua figura, senza esagerare. Questo servirà a trasmettere una immagine di cura e accuratezza.
  5. Evitare profumi, creme o dopobarba troppo persistenti e forti, questo infatti potrebbe infastidire il selezionatore e far distogliere l’attenzione dalla tua presentazione. Cura della persona ma con parsimonia.
  6. Potrebbe quasi rientrare nei dettagli, ma la cura delle mani e di barba e capelli è importantissima. Sono dettagli di cui il selezionatore sicuramente terrà conto poiché rispecchiano la cura e l’attenzione che la persona ha verso di sé e in generale anche verso l’esterno.

Come comportarsi ad un colloquio di lavoro

L’atteggiamento che terrai durante il colloquio, compresa la comunicazione del corpo, diranno moltissimo di ciò che sei all’interlocutore, che valuterà la tua candidatura e assunzione anche da questo.

Quello che possiamo consigliarti, anche da selezionatori, è:

  1. Sii puntuale!
  2. Sii sincero. Mentire ad un colloquio di lavoro, non servirà a farti assumere, e anche se lo facesse, ti porterebbe ad avere complicazioni una volta iniziato il tuo percorso lavorativo in quella azienda. Il recruiter cerca da te sincerità, che non vuol dire aprire i rubinetti della verità, ma vuol dire saper trasmettere comunicativamente i proprio punti di debolezza e forza in modo diretto.
  3. Sii umile. Una buona dose di autostima aiuta a trasmettere sicurezza all’interlocutore, ma non esagerare. Il sopravvalutarsi è uno degli errori più comuni durante un colloquio, ammetti le tue debolezze e dimostrati proattivo per colmare le mancanze. La trasparenza è una qualità che ti premierà, non solo al colloquio, ma anche a lungo termine nella tua vita.
  4. Mantieni un contegno ed un comportamento adeguati all’ambiente in cui ti trovi.

Cosa dire al recruiter durante un colloquio di lavoro

Facciamo una piccola premessa: prima di presentarsi al colloquio di lavoro, è molto importante che ti informi sull’azienda a cui ti presenterai. Esplora e leggi molto bene il loro sito, magari prestando attenzioni ai particolari e alle mancanze che si potrebbero migliorare (che molto spesso ultimamente vengono chieste dai recruiter), ai servizi o prodotti che vendono e preparati qualche argomento per la fatidica “Ha qualche domanda da fare?”. Non fare alcuna domanda, denota poco interesse verso l’azienda.

Il nodo per molti candidati però è il “Mi parli di lei”. Non è necessario che racconti la tua vita, limitati ad isolare alcuni elementi che potrebbero essere funzionali al ruolo per cui stai facendo il colloquio e una presentazione veloce del tuo background formativo e lavorativo.

Dimostra di avere un atteggiamento positivo. Sì, perché l’atteggiamento che terrai ha un’influenza diretta sia sul selezionatore, sia su quello che sarà il morale dell’azienda se verrai assunto. Evita di parlare negativamente dei tuoi datori di lavoro o di essere pessimista; se emerge la necessità di spiegare la tua situazione attuale, sii proattivo e proponi le tue idee sui cambiamenti che vorresti vedere. Concretezza e non utopia.

E se non mi presento al colloquio di lavoro?

Hai avuto un contrattempo, un ripensamento o hai ricevuto un’altra offerta e non puoi presentarti a quel colloquio di lavoro? Anche in questo caso entrano in gioco la sincerità e la correttezza. Chiama appena possibile l’azienda che ti ha contatto per la selezione e avvertili, non sparire o non presentarti senza alcun preavviso, è uno dei comportamenti più sbagliati, dimostra infatti poca educazione, rispetto e professionalità.

Ti lasciamo un piccolo contributo dal Signor Imbruttito per augurarti "In bocca al lupo"!