Il tema della soft skills è un trend che si è sviluppato soprattutto negli ultimi anni e che finalmente tende a dare risalto, non solo alla preparazione professionale di un individuo, ma anche alla sua crescita personale e alle sue tendenze caratteriali.

Che cosa sono le soft skills?

Imprenscindibili da inserire nel curriculum o una delle domande più frequenti ai colloqui di lavoro, le soft skills sono le competenze trasversali. Competenze che non possono essere misurate secondo schemi, tabelle o standard, ma che sono una necessità. Una necessità perché aiutano ad affrontare e trovare una soluzione, a comunicare in modo più efficiente, a gestire le situazioni più delicate e molto altro.

Quando parliamo di trasversali infatti, intendiamo tutte quelle abilità che vengono impiegate in tipologie differenti di compiti lavorativi e non, in situazioni differenti.

Migliorare le proprie abilità in ambito relazione, comunicativo e personale, aumenta nel lavoro la propria capacità di reagire e gestire lo stress, di prendere decisioni, di lavorare in team e molto altro.

Di seguito un elenco delle soft skills, stilato dall'EU:

  • Competenze alfabetico funzionali
  • Competenze multilinguistiche
  • Competenze matematiche e in scienze, tecnologia, ingegneria
  • Competenze digitali
  • Competenze personali, sociali e capacità di imparare a imparare
  • Competenze in materia di cittadinanza
  • Competenze imprenditoriali
  • Competenze in materia di consapevolezza e espressioni culturali

Alcuni esempi pratici e di cui avrai sicuramente inserito qualcosa nel tuo curriculum: l'ascolto positivo, il team working, la gestione dello stress, l'organizzazione, la puntualità, la flessibilità, la leadership, ecc.

Qual è la differenza con le hard skills?

Stiamo sempre parlando di competenze, ma cosa le differenziano dalle hard skills?
La possibilità di valutarle secondo determinati standard e schemi, attribuendogli molto spesso un livello. Ad esempio il percorso di studi è una hard skills perché in base al grado di scolarizzazione raggiunto, si riceve un riconoscimento relativo: licenza, diploma e laurea.

Come applicare le soft skills alle consulenze?

Prendere consapevolezza delle proprie soft skills, svilupparle e applicare nel lavoro di tutti i giorni, non è solo un beneficio a favore della crescita personale, ma diventa anche una opportunità di sviluppo per l'azienda che si trova a crescere professionalmente. Inoltre, diventa la possibilità di essere esempio per colleghi e collaboratori, influenzandoli positivamente ad intraprendere un percorso che sviluppi le proprie competenze trasversali caratteristiche.

Come sviluppare le soft skills?

Come abbiamo detto, non c'è un percorso studiato o una certificazione da seguire e ottenere, ma possiamo suggerirti alcuni metodi semplici per scoprirle e svilupparle:

  1. Chiedere sinceramente alle persone con cui collabori professionalmente, di illustrarti le tue caratteristiche, al dì fuori dell'ambito specialistico in cui operi.
  2. Stilare in autonomia un elenco rispondendo a domande come: quali soft skills posseggo? In quali occasioni ho utilizzato delle soft skills e come?
  3. Effettuare delle "esercitazioni": con colleghi e collaboratori, simulate consulenze e situazioni e alla fine condividete feedback e prospettive per migliorare il vostro approccio.
  4. Una volta isolate le competenze che senti di dover migliorare, cerca dei corsi professionali per approfondire e migliorare.

Devi tenere però a mente sempre una regola fondamentale: continua a sviluppare la tua capacità di imparare a imparare. No, non è una ripetizione, hai letto bene. Imparare a imparare, ovvero la capacità di continuare ad aprirsi a nuove opportunità, nuovi sviluppi e alimentare la voglia di mettersi in discussione.

Quali sono le soft skills importanti per la consulenza?

Abbiamo diviso le soft skills per aree.

Crescita personale

Queste competenze vi aiuteranno a valorizzare voi stessi, le vostre capacità e quindi la vostra professionalità, ma anche imparare a gestire le  emozioni e reazioni in tante occasioni come presentazioni, meeting, ecc.

  1. Autocritica: osservare, comprendere e migliorare se stessi a partire da errori e comportamenti tenuti.
  2. Pensiero laterale: imparare a guardare oltre le solite strade e soluzioni, prestare attenzione a nuove opportunità e risoluzioni.
  3. Consapevolezza: dedica del tempo a prendere coscienza di quelli che sono i tuoi punti di forza e di debolezza (In questo caso, la lista che abbiamo prima citato, ti può essere molto utile). Impari a riconoscere gli aspetti da esaltare, su cui puntare e quelli su cui lavorare e migliorare. Solo così avrai la capacità di essere un vero professionista.
  4. Regolare le emozioni: ci sono quei momenti in cui non vorresti far altro che urlare, altri dove invece l'imbarazzo ti blocca. Le emozioni, soprattutto quelle negative, possono portarti ad agire e prendere delle decisioni con poca lucidità. È importante quindi trovare un modo per gestire le proprie emozioni in determinati casi.
  5. Pazienza: così come è importante gestire la frustrazione e la rabbia, così è fondamentale saper aver pazienza. Non solo per consentirci di essere più lucidi, ma anche risparmiarci stress e tensione.
  6. Empatia: prestare attenzione agli altri, è fondamentale. Comprendere cosa l'altra persona stia sentendo, ascoltare e cogliere anche i cambiamenti fisici, migliora l'aspetto relazionale e sociale, che sia con i tuoi colleghi o con un tuo cliente.

Crescita comunicativa e relazionale

Non solo la gestione delle emozioni, ma anche il saper instaurare rapporti e collaborazioni in modo proficuo e costruttivo.

  1. Stile comunicativo: come è importante l'ascolto, altrettanto fondamentale è saper esprimere con il giusto tono e le parole corrette ciò che si pensa, comunicando con chiarezza le proprie idee, in base anche al contesto in cui ci si trova.
  2. Lavoro di squadra: che tu sia un dipendente o un libero professionista, il punto non cambia. La capacità di lavorare in team è fondamentale, perché un gruppo di lavoro potrebbe essere composto da te e dal tuo cliente. Imparare a gestire, ascoltare e comprendere le dinamiche e le necessità diun gruppo è una delle skills fondamentali. Migliorerà non solo le dinamiche relazionali, ma anche l'esito del lavoro.
  3. Presentazione: questa skill va di pari passo con lo stile comunicativo. Oltre infatti a saper trovare il giusto modo di porsi ad un cliente, con un collega o un fornitore, è importante presentare il proprio lavoro in modo da catturare l'attenzione di chi sta ascoltando e di mantenerla durante tutto il tempo.
  4. Vendita: hai lo stile comunicativo adatto, riesci a presentare bene il tuo lavoro e le tue idee, ma riesci ad avere quell'attenzione in più che convince la persona che ha di fronte? Questa skill è strettamente correlata alla capacità di ascolto, all'empatia e allo stile comunicativo.
  5. Contrattare: non solo a livello commerciale, ma anche avere la capacità di scendere a compromessi, di chiedere o di ritrattare durante un confronto. Questo aiuta a sviluppare la tua capacità comunicativa e aumenta la tua considerazione nel tuo interlocutore.

Non devi spaventarti. Il punto non sta tanto nel saper elencare e dimostrare di avere tutte queste abilità, ma nella capacità di continuare ad imparare a migliorare se stessi, nonostante gli impegni.

Dopotutto, soprattutto la consulenza, ti pone in costante rapporto con il prossimo e migliorare questi aspetti non può far altro che accrescere la tua professionalità, il servizio che offri ai tuoi clienti e il rapporto di fiducia che instauri.